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PMI INNOVATIVE – “Decreto Crescita 3.0”

Il decreto legge ha stabilito che anche le PMI innovative possono usufruire dell’equity crowdfunding, prevedendo che “la sottoscrizione o l’acquisto di quote rappresentative del capitale di Start up innovative e di PMI innovative costituite in forma di società a responsabilità limitata possono essere effettuati per il tramite di intermediari abilitati”. Il comma 10 ha esteso agli organismi di investimento collettivo del risparmio e alle società di capitali che investono prevalentemente in Start up innovative e in PMI innovative la possibilità di raccogliere capitale mediante campagne di equity crowdfunding.
Per rientrare nella categoria delle PMI innovative una società deve avere:

  • Meno di 50 milioni di euro di fatturato all’anno (o un attivo dello stato patrimoniale sotto i 43 milioni)
  • Meno di 250 dipendenti

e possedere almeno due di questi tre requisiti:

  • Il 3% dei costi totali deve essere attribuibile a attività di ricerca, sviluppo e innovazione
  • Un terzo del team deve essere composto da persone in possesso di una laurea magistrale o un quinto del team deve essere formato da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori
  • La PMI innovativa deve essere proprietaria di una forma di protezione intellettuale o di protezione del software

Se ha due di questi tre requisiti e un bilancio certificato può accreditarsi a una sezione speciale del Registro delle imprese e godere di gran parte delle agevolazioni previste a beneficio delle Start up innovative, tra le quali, solo per fare qualche esempio, c’è la possibilità di remunerare i dipendenti con stock option o di accedere al Fondo di garanzia per le PMI.


Trasparenza delle PMI innovative
La legge impone alle Start up di fornire ed, eventualmente, aggiornare con cadenza almeno semestrale sul proprio sito le seguenti informazioni:

  • Nome, indirizzo, data e luogo di costituzione
  • Sede sociale ed eventuali sedi periferiche
  • Oggetto sociale
  • Breve descrizione dell’attività svolta, comprese le attività e le spese in ricerca e sviluppo
  • Elenco dei soci, con evidenza delle fiduciarie e delle holding
  • Elenco delle società partecipate
  • Indicazione di titoli di studio e delle esperienze professionali dei soci e del personale che lavora nella Start up
  • Indicazione dell’esistenza di relazioni professionali o di collaborazione con incubatori certificati, investitori istituzionali, università e centri di ricerca
  • Ultimo bilancio depositato
  • Elenco dei diritti di privativa su proprietà industriale e intellettuale